Ferro battuto
Le miniere di ferro hanno favorito lo sviluppo dell'artigianato del ferro battuto in Valle d'Aosta
![](/Media/Default/Artigianato/Banner%20805x298/Ferro%20battuto%20805x298.jpg)
Le origini dell’artigianato del ferro battuto in Valle d’Aosta sono legate allo sfruttamento delle miniere di Cogne e di Ussel, che fornivano il minerale necessario al funzionamento delle numerose forge sparse sul territorio regionale.
La lavorazione artigianale del ferro, destinata in prevalenza a produrre oggetti d’uso quotidiano (recipienti, chiavi, serrature, attrezzi agricoli) ha raggiunto non di rado livelli artistici di tutto rilievo: ne è un esempio la fontana del melograno del castello di Issogne.
Dalla seconda metà del XIX secolo, in seguito alla costruzione della ferrovia Ivrea-Aosta, il massiccio arrivo sul mercato della Valle d'Aosta di prodotti industriali a prezzi concorrenziali mette in crisi la produzione artigianale del ferro, che è ridotta a un ruolo marginale.
Solo a partire dal dopoguerra, il crescente interesse manifestato nei confronti della produzione artigianale determina una graduale ripresa del settore, tanto che i manufatti per l’edilizia, quali ringhiere, insegne, inferriate, e per interni, lampadari, portaombrelli e attaccapanni, sono attualmente diventati validi e ricercati complementi dell’arredamento in stile valdostano di ville, rustici ristrutturati, baite.